• Da Camporeale un sogno di famiglia. Tutta la giovinezza dei Vini Maenza

    Il Giornale “Sicilia da Gustare” scrive di noi:

    “Lo ammettiamo, il suo Syrah, il Jacques IGP Terre Siciliane, ci ha particolarmente colpiti durante la degustazione ufficiale al Premio Mediterraneo Packaging, condotta dai due colleghi giornalisti e sommelier Luigi Salvo e Piero Rotolo. Un appuntamento al quale il produttore si presentò, la scorsa estate, con un’etichetta interessante, che nel calice ha espresso, da subito, un colore rubino tendente elegantemente a riflessi di porpora. Un buon equilibrio al naso, un messaggio di giovinezza lanciato attraverso la produzione di queste bottiglie, così come giovane è l’azienda stessa. L’etichetta degustata era un 2020 e, siamo certi, l’azienda avrà ancora molto da raccontare in questi anni.

    Per questo decidiamo di continuare a scrivere di loro. Dei Vini Maenza, che al Premio Mediterraneo Packaging di Castellammare del Golfo (Trapani) erano rappresentati da Calogero Maenza, 27 anni, da Camporeale, nel Palermitano, che cura gli aspetti burocratici dell’azienda di famiglia.

    Una realtà produttiva ancora piccola, ma destinata sicuramente a crescere, nata coi genitori del giovane Calogero, proprietari di alcuni interessanti vigneti in una zona già di per sé molto vocata alla produzione di ottimi vini. Solo nel 2019 Calogero e i suoi fratelli, Giacomo, 25 anni, che si occupa del commerciale, e Beatrice, 18 anni, responsabile della parte social, hanno preso in mano le redini della società e iniziato a vinificare.

    “Jacques”, appunto, è il nome dell’etichetta che abbiamo scoperto durante la brillante degustazione trapanese, e “Bea” è l’altro vino interessante prodotto, entrambi dedicati ai due dei tre fratelli, com’è facile intuire.

    “Oggi – racconta Calogero Maenza ai nostri microfoni – la nostra produzione è di circa 15 mila bottiglie, etichette di nicchia che puntano tutto sulla qualità. Produciamo 3 etichette, Bea (da uve Catarratto), Jacques (da uve Syrah) e Oana(ultima nata, da uve Grillo). Oana ha vinto proprio per il packaging in questa edizione del PMP 2022. Ai tre vitigni che abbiamo in azienda, – prosegue Calogero – oltre a diversi impianti, a breve si aggiungeranno altre tipologie. Ci attestiamo intorno ai 12 ettari. Inoltre, la mia famiglia ha un bel progetto, che però riveleremo nel tempo. Stiamo crescendo grazie ai nostri sacrifici. Speriamo di ottenere il meglio, perché tutto nasce come un sogno che si sta realizzando”.

    Ha le idee chiare, Calogero Maenza, come i suoi fratelli e il resto della sua famiglia. E, soprattutto, ha tanta volontà di trasformare in realtà i propri sogni.

    “Il Premio ricevuto a Castellammare del Golfo – conclude – e poi la degustazione del nostro Syrah ci servono da stimolo per crescere ancora di più. Vorrei che la nostra azienda riuscisse a esprimersi anche attraverso una bottiglia che possa testimoniare la storia stessa della nostra famiglia. Io mi occupo della parte burocratica e gestionale, ma ho una grande passione per la vigna. Sono laureando in economia e a breve riuscirò ad avere tutte le carte in regola per poter proseguire nel mio operato e sostenere mio padre e i miei fratelli”.

    È vero, Calogero si occupa della parte burocratica, quella che può sembrare la più noiosa. Ma, a nostro avviso, ha conservato tanta capacità di sognare e di trasformare i suoi sogni in realtà…”

    Fonte: https://siciliadagustare.com/da-camporeale-un-sogno-di-famiglia-tutta-la-giovinezza-dei-vini-maenza/

  • Ohana, presentato il nuovo bianco da uve Grillo di Maenza Vini

    Ohana, da uve Grillo in purezza, è la nuova etichetta nata in casa Maenza, vino bianco che riflette in pieno uno dei valori fondamentali dell’azienda camporealese: la famiglia.

    OHANA, GRILLO IN PUREZZA

    Il nuovo bianco dell’azienda è frutto del lavoro portato avanti dalla famiglia Maenza che si fonda sulla qualità in vigna. Dal colore giallo paglierino vivace dato dalla fermentazione sulle fecce per dodici ore, i sensi regalano un vino piacevole, le cui note agrumate e tropicali donano un sorso fresco, equilibrato e persistente. Ohana è il punto di incontro tra territorio e qualità, ma soprattutto tra la famiglia e il vino.

    I VALORI DELLA FAMIGLIA

    “Ohana, il nuovo Grillo della nostra azienda, racchiude in sé tutti i valori della mia famiglia. Abbiamo puntato sul Grillo, vitigno autoctono siciliano, per rimarcare lo stretto legame della nostra famiglia con il territorio in cui l’azienda ha sede. Il nome Ohana è un chiaro richiamo al termine di origine hawaiana, oggi largamente utilizzato nella cultura popolare, che enfatizza l’idea che la famiglia è un concetto unico, dove la cooperazione e il supporto l’uno con l’altro sono necessari. Lo stesso valore che ci hanno tramandato i nostri genitori quando hanno deciso di mettere in piedi l’azienda di famiglia, dandoci un’opportunità per il nostro futuro” racconta Calogero Maenza, responsabile marketing dell’azienda.

    LA STORIA

    La storia di Maenza Vini è quindi strettamente legata al valore della famiglia. Infatti, nel 1996, Francesco e Francesca Maenza trasformarono l’attività di famiglia in azienda vitivinicola, spinti dal sogno di produrre una linea di vini con le proprie uve. Con il passare del tempo, iniziarono a coinvolgere direttamente nella gestione aziendale, i tre figli, ancora adolescenti, Calogero, Giacomo e Beatrice. I tre fratelli iniziano a muovere i primi passi, sempre sotto la supervisione dei genitori, reimpiantando i vigneti nei terreni di proprietà della famiglia a Camporeale.

    UN APPROCCIO CONSAPEVOLE

    Un percorso lungo, fatto di sacrifici e, al contempo, di amore per le vigne, rispetto per la natura e l’ambiente circostante, nato dalla volontà dei genitori di voler tramandare ai figli quegli stessi valori che avevano ricevuto in passato dai loro avi. La visione pioneristica di Francesco e Francesca Maenza ha portato l’azienda a seguire i dettami dell’agricoltura biologica, nel pieno rispetto del terreno e del ciclo di vita delle piante. Un approccio consapevole, pienamente condiviso dalla nuova generazione di fratelli, volto a preservare la biodiversità del suolo, accompagnando delicatamente la vite in ogni sua fase di sviluppo.

    IL VINO E LA FAMIGLIA

    In Maenza, il vino e la famiglia si intrecciano indissolubilmente, un modo per rimarcare quanto sono fondamentali questi due aspetti. Il logo aziendale rappresenta la pianta della vite, sui cui sono stilizzati le iniziali dei nomi dei componenti. Al centro, si distinguono le iniziali di Francesco e Francesca Maenza, i fondatori dell’azienda; i tralci della vite richiamano le iniziali di Calogero, Giacomo e Beatrice, la nuova generazione di viticoltori che punta all’innovazione.

    Oltre a Ohana, Grillo in purezza, la famiglia Maenza Vini produce altre due referenze Bèa e Jacques, rispettivamente ottenuti da Catarratto e Syrah, entrambi in purezza, un inno ai nomi dei fratelli minori ossia Giacomo e Beatrice.

    MAENZA VINI

    Maenza Vini si trova nel comune di Camporeale, in provincia di Palermo, in un piccolo borgo incastonato tra le colline dell’Alto Belìce. In questo territorio, da sempre vocato all’agricoltura e alla viticoltura, il paesaggio si connota per le ricche distese di vigneti. È proprio grazie all’interazione tra diversi fattori come il terreno, l’esposizione e il microclima, che i vini Maenza si distinguono per la loro alta qualità, riflettendo le caratteristiche del territorio. I vigneti di famiglia si estendono per circa 12 ettari, a un’altitudine compresa tra i 400 e i 600 metri s.l.m., su terreni selezionati con cura a prevalenza argillosa. Qui vengono coltivate varietà autoctone, come il Catarratto e il Grillo, e alloctone, come il Syrah, che in questa zona della Sicilia occidentale ha trovato una tipicità tutta sua, in grado di adattarsi alle condizioni pedoclimatiche di questo territorio.

    fonte:https://palermolive.it/ohana-presentato-il-nuovo-bianco-da-uve-grillo-di-maenza-vini/